Steven è un cardiologo: ha una bellissima moglie, Anna, e due figli, Kim e Bob. All'insaputa di costoro, tuttavia, si incontra frequentemente con un ragazzo di nome Martin, come se tra i due ci fosse un legame, di natura ignota a chiunque altro. Quando Bob comincia a presentare degli strani sintomi psicosomatici, la verità su Steven e Martin sale a galla.
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Volevo fortemente vedere questo SACRED DEER, memore del precedente ottimo LOBSTER che grandissima impressione mi fece.. E posso confermare che anche questa nuova opera del regista greco funziona a meraviglia: stesso stile, specialmente attoriale, si perchè Lanthimos è bravissimo nel dirigere gli attori come fossero corpi senz'anima, distaccati, come maschere da teatro.. in balia degli eventi rassegnati (d)al proprio impietoso destino. Rispetto a LOBSTER qui si sfiora quasi l'horror, ancorchè solo suggerito e (poco) mostrato e laddove vi era una palese e ossessiva critica alla società e ai rapporti interpersonali qui in aggiunta ai medesimi temi abbiamo una storia ancora migliore, ben definita, cruda e a ben pesarci.. terrificante. Anche il finale, pur nella sorpresa, non riserva sorprese (scusate gioco di parole) poichè nel cinema di Lanthimos tutto va come deve andare inesorabile, imperturbabile proprio come la società asettica e pre-determinata oggetto della sua (giustificata) critica. Da vedere assolutamente (come tutta la sua filmografia).. ma suppongo solo per una volta :)